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Il 25 giugno 2025, il Ministero federale delle finanze tedesco (BMF) ha pubblicato una seconda bozza di lettera relativa ai futuri requisiti di fatturazione elettronica. Questa bozza aggiornata modifica il Decreto di applicazione dell’IVA (UStAE) e fornisce ulteriori indicazioni per aiutare le aziende a prepararsi alle regole obbligatorie sulla fatturazione elettronica, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2025. La bozza è attualmente aperta a consultazioni e feedback tramite le associazioni di categoria.
Questa seconda bozza segue le consultazioni con le autorità fiscali federali e regionali. Riconoscendo l’impatto economico più ampio, il BMF ha reso il documento pubblicamente disponibile e lo ha distribuito agli organismi di settore per commenti. Si invita le parti interessate a fornire input tramite le rispettive associazioni.
Eventuali errori di formattazione possono comportare la riclassificazione di una fattura elettronica come “altra fattura”, rendendola quindi non conforme. Allo stesso modo, se i dati richiesti mancano nella sezione strutturata della fattura, questa sarà considerata non valida. Non è sufficiente includere le informazioni obbligatorie negli allegati.
Inoltre, eventuali correzioni a una fattura devono essere emesse nello stesso formato dell’originale (ad esempio, una nota di credito digitale). Pertanto, una e-fattura può essere corretta solo con un’altra fattura elettronica.
Per garantire la conformità allo standard europeo EN 16931, il BMF raccomanda l’uso di strumenti di validazione.
L’obbligo non si applica alle fatture di basso valore (inferiori a 250 EUR), ai biglietti di trasporto o alle fatture emesse da piccole imprese. In questi casi, le fatture elettroniche possono comunque essere utilizzate senza il consenso preventivo del destinatario. Per le transazioni B2C, invece, è richiesto l’esplicito consenso preventivo del consumatore per l’emissione di fatture elettroniche.
La parte strutturata di una fattura elettronica deve essere archiviata nella sua forma originale per un periodo minimo di otto anni. Le aziende devono garantire l’autenticità, l’integrità e la leggibilità della fattura per tutto il periodo di conservazione, utilizzando controlli interni o tecnologie sicure come le firme elettroniche o l’Electronic Data Interchange (EDI).
La bozza affronta anche le procedure di fatturazione in contesti più complessi, tra cui casi di insolvenza e regimi di comproprietà. Vengono fornite regole per la correzione e la sostituzione delle fatture, con particolare attenzione ai servizi notarili e alle istituzioni finanziarie.
Le linee guida contenute in questa bozza si applicheranno a tutte le transazioni eseguite a partire dal 1° gennaio 2025. La versione finale della lettera del BMF è prevista per il quarto trimestre del 2025, una volta concluso il processo di consultazione.
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